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Banca dati dei Progetti
i progetti
Da questa sezione è possibile accedere in maniera semplice ed intuitiva al database dei progetti finanziati dalla regione toscana.
SISA
Aperto
Il progetto intende realizzare uno studio per la creazione di un Sistema Informativo prototipale, finalizzato alla gestione e alla consultazione delle informazioni utili negli interventi di antincendio, effettuati dal Corpo dei Vigili del Fuoco nell’ambito delle aziende; tale Sistema dovrà consentire la gestione in modo rapido e al contempo dettagliato di tutte le informazioni della singola azienda oggetto dell’eventuale intervento, così da permettere di prendere le decisioni con maggiori oggettività, sicurezza e rapidità e, quindi, determinando un migliore intervento, sia dal punto di vista degli operatori dei Vigili del Fuoco (ottimizzazione delle risorse), sia da quello delle imprese (diminuzione del danno). L’ottenimento dei risultati attesi potrà quindi comportare un beneficio sia economico, sia in termini di sicurezza aziendale e ambientale.
T.imes
Chiuso
Il progetto prevede la costituzione e lo start up di una Virtual Enterprise (VE) basata su un modello innovativo di interazione fra imprese orientato al cliente, al fine di rendere le PMI sempre più capaci di offrire prodotti e servizi personalizzati secondo le specifiche del cliente. Sui mercati inter-nazionali è crescente la domanda di tecnologie assistive (Assisted Ambient Living Technology - ICT, domotica) in grado di sostenere i processi/bisogni di autonomia, di sicurezza, di comfort, di risparmio energetico, di cura, di assistenza, in particolare di persone anziane e disabili. Ciò attraverso inter-venti (mix di prodotti e servizi) in grado di rendere funzionali la casa e/o l’ambiente di lavoro, gli impianti, gli arredi, l’abbigliamento, mediante l’impiego di tecnologie, di sistemi di controllo e di gestione appropriati. Da-ta la complessità dei bisogni dei clienti e delle soluzioni tecnologiche, orga-nizzative, gestionali, ecc. da offrire, si rende sempre più necessario la ca-pacità di costruire percorsi e reti di cooperazione tra più filiere di produtto-ri di beni e di servizi che spesso, invece, rimangono tra loro decentrati. Il Progetto «T.imes» intende individuare un modello strategico di organizza-zione e governance di una VE capace di mettere in rete la ricerca, la speri-mentazione, l’innovazione tecnologica, le professionalità dei diversi settori. Una VE in grado di competere, sul mercato regionale, nazionale e interna-zionale, con soluzioni innovative intersettoriali e di servizi offerti in global service, in grado di adottare tecniche di just-in-time e di lean production. Gli obiettivi, la metodologia e le azioni che l’Associazione Temporanea di Imprese ha individuato per realizzare il Progetto «T.imes» sono illustrate nel presente elaborato che riprende e riconferma il piano di lavoro elabora-to in sede di presentazione del Progetto.
CLOVER
Chiuso
Affrontando il tema attuale della logistica “cooperativa”, obiettivo del progetto CLOVER e’ lo studio e la definizione di una “Piattaforma Collaborativa” tra i diversi attori della catena logistica nel settore della distribuzione e consegna delle merci in ambito urbano. Scopo dello studio e’ definire modelli (organizzativi, operativi, di servizio, economici) in grado di favorire la cooperazione tra i soggetti coinvolti ed ottenere comuni benefici: efficienza, riduzione dei costi, migliorata qualità del servizio, espansione del business, diversificazione dei servizi offerti ai cittadini/operatori, ecc. Partendo da una serie di esperienze realizzate in Toscana – progetti Europei eDRUL, MEROPE, SESTANTE e CEDM – scopo di CLOVER e’ la razionalizzazione delle conoscenze acquisite, l’ ulteriore indagine e il trasferimento agli operatori del settore, ottenendo modelli di Virtual Enterprise Logistica (VEL) effettivamente applicabili alla realta’ regionale. Il contesto territoriale di riferimento è dato dal centro urbano della città di Livorno, quale tessuto urbano tipico anche della città medio/piccole della regione Toscana e con attività di trasferimento dell’approccio identificato a Comuni della Regione Toscana con centri urbani di piccole e medie dimensioni ubicati in aree Obiettivo 2. L’azione di trasferimento e’ strutturata in modo prettamente collaborativo con un equilibrato coinvolgimento di Enti Pubblici (2), Centri di Ricerca (1) , Associazioni di categorie (2) e PMI (4).
S.T.R. - Sistema Toscana Restauro
Aperto
Con la presente proposta progettuale, sulla base dell’esperienza progettuale di TOSCANA RESTAURO finanziata con la misura 1.7 del DOCUP ob.2 2000-2006, si va ad effettuare un’azione di sistematizzazione dei contenuti emersi a livello progettuale, affiancandoli ai risultati raggiunti da altre analisi ed esperienze pregresse e finalizzandoli alla definizione di un piano di interventi da indicare come strategici per facilitare i processi di crescita del comparto del restauro in Toscana.Le interlocuzioni con gli stakeholders del comparto, interni al partenariato, ed il coinvolgimento esterno di osservatori istituzionali e privilegiati, che hanno aderito esternamente all’iniziativa, facilitano questo processo di definizione delle priorità di intervento nel comparto così complesso come quello del restauro e della conservazione dei beni culturali. Tale riflessione è stata poi estesa prendendo in considerazione anche alcune esperienze di altre regioni. Le dinamiche organizzative, tecnologiche, di filiera e di sistema costituiscono l’unità di analisi oggetto del progetto STR, queste però sono finalizzate ad individuare una serie di interventi specifici e a dettagliare un piano di attività, che una volta condiviso dagli stakeholders del sistema restauro in Toscana, possa essere operativamente sostenibile.I risultati della precedente esperienza progettuale Toscana Restauro sono ovviamente valorizzati in un partenariato debitamente rivisitato nel tentativo di mettere a sistema le riflessioni sulle criticità e le opportunità che il comparto presenta, corroborate da un piano dettagliato di interventi ed una governance fortemente operativa.
SHAPE-ME
Chiuso
La possibilità di incrementare la quota di materiale trasformato direttamente in cava o in zone limitrofe permetterebbe di utilizzare anche i blocchi non di prima scelta, nonché gli informi di piccolo volume per la realizzazione di prodotti intermedi (ad esempio filagne).Questi materiali potranno venire successivamente lavorati nel territorio da network di imprese specializzate e commercializzati come prodotti finiti, compreso il loro trasporto e utilizzo sottoforma di pavimentazioni esterne (marciapiedi, piazze, strade di centri storici, viali, cortili, portici, magazzini, cordoli), di rivestimenti e, in buona misura, di elementi destinati all'arredo urbano e al completamento delle opere di viabilità. Tale progetto nasce quindi con il duplice scopo di migliorare la situazione ambientale relativa all’estrazione e alla movimentazione dei materiali lapidei nonché di migliorare la produttività della filiera. Attraverso attività di foresight tecnologico e individuazione dei centri di eccellenza, si interverrà tramite l’introduzione di tecnologie flessibili ed approcci modulari mutuati da altri settori con problematiche affini, oppure tramite l’adozione di un approccio inventivo perindividuare nuovi principi di processing.In fatti la tecnologia attuale di taglio con telaio non è economicamente vantaggiosa e flessibile per lavorare blocchi di dimensioni fortemente variabili e per l’implementazione del progetto è necessario individuare l’approccio o gli approcci più idonei, introducendo innovazioni nel settore delle macchine. Il risultato principale del progetto sarà rappresentato da una piattaforma ICT, tramite la quale collegare tra loro i vari attori coinvolti dalle cave, ai laboratori di taglio in filagne, ai produttori di prodotti finiti, nonché imprese di commercializzazione e di trasporto al fine di creare nuove prospettive di business favorendo il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie individuate e messe a punto all’interno del gruppo di organizzazioni coinvolte nel progetto, con ricadute su tutta la filiera locale. La prospettiva di business sarà indagata prima di tutto dai n. 4 soggetti privati coinvolti nella presente iniziativa anche su base temporanea. Le competenze messe in campo dai vari partner apportano al progetto competenze qualificate in modo che ognuna funzione o processo necessario alla realizzazione della iniziativa possa essere realizzato ai massimi livelli di qualità. La realizzazione della piattaforma tecnologica permetterà alle aziende di lavorare insieme e costituire l’ossatura organizzativa della possibile azienda vituale. L’iniziativa ha preso spunto dalla precedente e consolidata esperienza tra le aziende coinvolte. Il progetto SHAPE-ME ha l’obiettivo di portare 4 aziende operanti nel settore lapideo e alla alla meccanica appicata al settore di ritagliarsi spazi di mercato all’interno del settore lapideo stesso, presentando un prodotto o servizio fortemente differenziato rispetto a quello attualmente presente nel settore, grazie all’impiego di innovazione organizzativa, di prodotto, di processo e di tecnologia. Il progetto è una Vitual Enterprise, realizzata da 4 aziende che attualmente sono complementari. La Vitual Enterprise per queste aziende dovrà rappresentare l’opportunità per differenziare il proprio prodotto tramite l’aggressione , cercando di porporre al settore nuovi prodotti o servizi che possono dare un grosso impulso al riutilizzo delgli informi. La partecipazione di n. 2 dipartimenti universitari apporterà al progetto un valore aggiunto tecnologico unitamente alla competenza di un consulente accreditato dal MIUR D’Apolonia Spa che opera in qualità di consulente. L’apporto dell’Associazione di categoria del settore porterà diffusione dei risultati a tutte le aziende del comprensorio e non solo , in modo da massimizzare la realizzazione della iniziativa e della futura fattibilità economica della operazione. Oltre all’aspetto puramente tecnologico esiste un’innovazione legata alla tipologia di servizio che la VE intende realizzare. Proprio sfruttando le sinergie e le complementarità dei singoli partners nella conoscenza del settore, sarà possibile realizzare un servizio innovativo per il comprensorio lapideo. Le aziende coinvolte nel progetto dispongono attualmente di funzioni non molto avanzate (management,commerciale, marketing, ricerca e sviluppo), necessarie per poter competere al meglio sul mercato. Il primo aspetto da tenere in considerazione e che sembra essere uno dei più importanti, è quello legato alle funzioni di management e definizione di strategie di lungo termine. La VE consentirà per la prima volta alle aziende partner di aggredire una nuova fetta di mercato, per proporre prodotti innovativi per una tematica molto sentita dal teritorio e che ha un forte potenziale economico da sfruttare.
TRA-MA
Chiuso
La tracciabilità di filiera rappresenta un potente strumento di controllo dei processi. La gestione dei flussi materiali consente di conoscere in ogni momento cosa si sta facendo, di individuare con maggiore rapidità e sicurezza le cause di non conformità, di gestire nel tempo operazioni e materiali in vista del miglioramento e della standardizzazione della qualità, della riduzione dei costi, della razionalizzazione dei flussi e della logistica di processo. L’identificazione di tutte le aziende coinvolte nel processo manifatturiero di un dato articolo (dalla produzione primaria, all’industria di trasformazione, alla commercializzazione alla logistica ), permette al cliente finale di riconoscere le responsabilità di tutti i soggetti che contribuiscono all'ottenimento del prodotto lapideo e di conoscere la provenienza di tutte le materie prime che costituiscono i prodotti, i metodi di produzione, i processi di lavorazione, le modalità di trasporto adottate. Per soddisfare questo bisogno crescente nel nostro comprensorio del distretto lapideo , si è quindi pensato di proporre la marcatura tramite sistemi a radiofrequenza (tag RFID) e/o ink-jet printing di barcodes su prodotti e mezzi di trasporto, in modo da creare un sistema integrato per la tracciabilità. All’interno di questo sistema sarà possibile seguire il prodotto lapideo dalla sua partenza dalla cava fino alla sua posa in opera a livello di lastra o piastrella, nonché seguire la movimentazione dei mezzi pesanti dai siti di escavazione, al passaggio negli impianti di lavaggio, fino alle loro destinazioni finali (porti, ecc.).
TI-POT 2
Aperto
Il progetto TI-POT 2 si pone come prosecuzione ed estensione delle azioni di tutela, qualificazione, diffusione della conoscenza delle pietre ornamentali toscane (pietra serena e travertino) già intraprese con il progetto TI-POT. Il Consorzio ha individuato la necessità di avviare un progetto di ricerca per la conduzione di analisi ecologiche di prodotto e di sistema sulle performance ambientali dei materiali e dei prodotti in pietra naturale attraverso un approccio life cycle, per la sostenibilità ambientale da sviluppare congiuntamente fra gruppi di imprese del comparto e l’Università. La ricerca è finalizzata a rispondere agli standard di certificazione americana Leadership in Energy and Environmental Design (LEED). Per il settore del travertino (come in precedenza è stato fatto per la pietra serena), si individua l’esigenza di realizzare un volume monografico in grado di veicolare le potenzialità del materiale lapideo. L’opera analizzerà le qualità tecniche e formali del travertino di Rapolano Terme, le sue applicazioni in architettura e nel design, restituendo un quadro completo del know how del distretto produttivo. La ricerca, finalizzata alla pubblicazione, verterà sulle lavorazioni e le applicazioni, sulla caratterizzazione petrografia e fisico-meccanica del materiale ed una directory ragionata delle realtà produttive dell’area.
INCUBA.TO.RE
Aperto
La proposta è finalizzata a strutturare, nella forma della Virtual Organization, un network di Incubatori regionali tra soggetti “omogenei”, individuati attraverso l’identificazione di parametri che costituiscono la base comune su cui identificare un percorso riconoscibile d’incubazione per il supporto della nascita e crescita di nuove PMI. La VO ha la finalità di: costruire e monitorare permanentemente, sulla base dei percorsi seguiti e dell’efficacia dei risultati raggiunti, il sistema regionale d’incubazione; implementare un’agenda condivisa di scambio di esperienze ed attività al fine di condividere esperienze maturate ed ottimizzare risorse. Il progetto è sviluppato a partire da un’esperienza prototipale sul territorio pisano, in cui da tempo i Centri Servizi che si occupano di Incubazione sono stati sensibilizzati dalla Provincia di Pisa, a condividere un percorso ed avviare collaborazioni su specifiche attività. Lo strumento di analisi è diffuso anche presso altre strutture d’incubazione presenti in Toscana. Tale proposta progettuale si configura come primo ed importante ambito operativo sul quale confrontarsi e rendere visibile l’impegno di un network di soggetti e di servizi in rete (reti di servizi e soggetti in rete) che operano a supporto della creazione di nuove impresa hi tech.
PER_TRA.S.L.A.
Aperto
PER_TRASLA intende rispondere a due diverse esigenze: da un lato, consentirà agli attori territoriali e agli operatori del settore di ottenere una più dettagliata ed esaustiva conoscenza dei fabbisogni di innovazione tecnologica e formale delle imprese lapidee; dall’altro, riuscire a mettere in contatto effettivo e diretto i centri di ricerca e le aziende per avviare un proficuo confronto sulle tematiche e sulle modalità del trasferimento tecnologico. PER_TRASLA, sfruttando la preesistente rete di soggetti (imprese, ricercatori, enti, associazioni di categoria e altri attori territoriali e settoriali) ereditata da Tra.S.L.A. e potenziandola ulteriormente, si concretizza in una serie di audit tecnologici e organizzativi che esperti designati conducono presso un numero significativo di aziende locali; i dati raccolti vengono elaborati da un comitato di valutazione che delinea i punti critici e le linee guida per il futuro trasferimento tecnologico. I risultati dell’auditing vengono pubblicati sul portale della ricerca e dell’innovazione nel settore lapideo (www.stoneinnovation.immcarrara.com - Progetto Marmoteca) e discussi pubblicamente in occasione di meeting e eventi di disseminazione organizzati dalla stessa rete dei partner.
Sa.Rete
Chiuso
La proposta ha come obiettivo visto l’importante percorso effettuato da Regione Toscana e CER, per diffondere pratiche di responsabilità sociale d’impresa sul territorio, nonché la certificazione Sa8000, quello di creare, partendo dall’analisi della tracciabilità della catena di fornitura di un gruppo di piccole imprese toscane, tutte certificate Sa8000, un network di aziende certificate che abbia le seguenti finalità, analisi delle criticità legate alla tracciabilità della catena di fornitura; individuazione delle conseguenti azioni correttive con le parti interessate; ottimizzazione dei processi delle aziende del network (in particolare relativamente all’implementazione dei requisiti della norma Sa8000: monitoraggio fornitori, acquisti, formazione, comunicazione esterna); contaminazione delle aziende del network attraverso il trasferimento di tecnologie, la condivisione di banche dati e di parti di processi aziendali; realizzazione di un portale del network e di un logo. Si tratta di un progetto multisettoriale, ossia che vede assieme imprese appartenenti a settori diversi dell’economia toscana, che hanno come comune denominatore la certificazione Sa8000, le dimensioni: si tratta di piccole imprese, tutte al di sotto dei 30 dipendenti, la volontà di utilizzare la responsabilità sociale di impresa non solo come leva di sviluppo, ma anche come oggetto di confronto e promozione a livello territoriale. Non ultimo l’obiettivo di utilizzare la rete ed il network anche per implementare la consapevolezza tra cittadini e consumatori finali sulla responsabilità sociale di impresa e quindi sulla tracciabilità della catena di fornitura.
REICA
Aperto
Il progetto mira alla costituzione di una rete stabile, con l’obiettivo di fornire supporto ad ampio spettro, sulle tematiche e necessità di innovazione e di ricerca e sviluppo espresse dai partecipanti alla filiera produttiva del camper. La rete si configura come una Piattaforma di Trasferimento Tecnologico (PTT) dotata di una struttura di governance leggera, ma efficace, e con un forte bagaglio di competenze ed eccellenze sui diversi ambiti della produzione e della ricerca e trasferimento tecnologico. Il progetto si pone l’obiettivo di capitalizzare i risultati del Progetto DEEP (Decision-Policies) realizzato da Eurobic nella misura 1.7.1, tramite la costituzione e stabilizzazione della PTT, ottenuta attraverso un lavoro di audit della filiera alla ricerca di possibili spazi di intervento e di eventuali criticità della produzione attuale. Il progetto prevede inoltre l’attivazione immediata di alcuni progetti pilota mirati a sottogruppi di aziende della rete, in modo, non solo, da avviare subito le attività di “core business” della rete, cioè la promozione di progetti di ricerca e innovazione, ma anche e soprattutto, testarne l’efficacia e valutarne le potenzialità di sviluppo e di autosostenibilità. In altre parole, la PTT che emerge dal progetto, fornisce una piattaforma stabile da cui poi si possano generare Virtual Organisazion e Virtual Enterprise intorno ad opportunità di business e progetti di innovazione che coinvolgano solo sottoinsiemi della rete. La PTT è vista cioè come un luogo virtuale dalla quale scaturiscano nuove opportunità di sviluppo, mercati e aggregazioni, per le aziende della filiera.
TP4L
Aperto
In Toscana è individuabile un'eccellenza tecnologica nel campo della Fotonica per le Scienze della Vita e la Salute (indicata per brevità nel seguito con il termine Biofotonica), rappresentata da imprese HI-TECH operanti nei settori della produzione di sistemi ottici ed optoelettronici per il biomedicale, come laser, dispositivi per diagnostica medica, sensori, ecc. Ad essa si affianca una concentrazione unica a livello nazionale di competenze scientifiche nello stesso campo, rappresentata da Centri di ricerca del CNR e dell’Università (come ad esempio quelli localizzati nel Polo Scientifico di Sesto Fiorentino) ed Aziende Sanitarie Locali. La Virtual Organisation “Toscana Photonics4Life – TP4L” viene proposta con lo scopo di mettere in rete in modo organizzato gli attori toscani operanti nel settore Biofotonica, per creare sinergie che possano favorire il trasferimento di innovazione dal mondo della ricerca a quello della produzione, supportando in particolare le PMI che non dispongono di strutture di ricerca al loro interno. La V.O. TP4L vuol recepire le indicazioni sui cluster tecnologici emerse dal Prog. Europeo CLUNET (di cui la Regione Toscana è partner), le precedenti esperienze di rete nel settore in ambito PRAI (Optomed e Pilopt) e DOCUP (Optonet e Omnia), ed inoltre rappresentare il livello di coordinamento locale per la costituenda Piattaforma Italiana “PHORIT- Photonics in Italy” del MIUR e per la Rete di Eccellenza della Comunità Europea “Photonics4Life”, che è stata recentemente approvata ed attivata, e di cui il capofila Istituto di Fisica Applicata è il rappresentante italiano.
ABOVE
Chiuso
Il progetto ABOVE prende spunto dalla esperienza del Network OMNIA, giunto alle soglie della prototipazione del “riunito diagnostico-terapeutico per il trattamento delle ulcere cutanee”, d’ora in poi semplicemente “riunito”. Si intende creare una Virtual Enterprise, tramite l’istituzione di una rete di comunicazione telematica, volta alla produzione del riunito e alla sua commercializzazione in “service” alle Aziende Ospedaliere. Il progetto svilupperà parallelamente l’attività sul prodotto (assemblaggio, prototipazione) e la definizione degli obiettivi della nuova impresa che si potrebbe costituire mediante spin off (piano economico, forma giuridica e strategia commerciale da definire eventualmente alla fine del progetto). Il progetto è strettamente connesso al cluster della biofotonica con la Virtual Organisation TP4L che si va contestualmente costituendo sul territorio della provincia di Firenze. Il progetto ABOVE risulta, insieme al progetto PILOPT, una delle Best Practise scaturite dalle potenzialità del Virtual Breeding Environment dell’optoelettronica toscana.
R.E.Ne.W
Aperto
Il Progetto R.E.Ne.W. incide sull’intero territorio della Toscana, con particolare riguardo alla parte Centro Meridionale per la costituzione di una rete di soggetti e operatori coinvolti nella filiera delle energie rinnovabili. Il capofila coordina le attività dalla sede di Monterotondo Marittimo del CITT dove si svolgono tutte le attività di diffusione e disseminazione e dove sono realizzate tutte le attività di progetto comuni. Il progetto RENEW insiste con le proprie attività particolarmente sui territori delle Toscana Meridionale, sebbene le attività possano essere oggetto di disseminazione e imitazione anche in altri territori toscani. Particolare ambito di sperimentazione sono i territori dell’area vasta delle Province di Siena, Arezzo e Grosseto. Inoltre, ulteriore dettagli di applicazione è fatto nell’area del Distretto delle Energie Rinnovabili. Il Distretto delle Energie Rinnovabili fa riferimento ad una specifica area situata nella Toscana centro meridionale. In tale area, caratterizzata dalla presenza della risorsa geotermica e da una rinnovata ecosostenibilità, la Regione Toscana ha individuato il luogo ove far crescere l'idea di una sinergia efficace tra sviluppo economico e rispetto ambientale.
TRA.S.P.
Aperto
Il progetto TRACCE SULLA PELLE (TRA.S.P.) si inserisce nel segmento, previsto dal bando a cui si fa riferimento, TECNOLOGIE DEL MADE IN ITALY. E’ la naturale conseguenza di un percorso virtuoso iniziato anni fa dai due consorzi che danno vita al progetto stesso: CENTOPERCENTO ITALIANO (capofila, operante nel settore pelletteria) e A.S.S.A. (partner, operante nel settore concia). I due consorzi, da anni impegnati sul fronte della responsabilità sociale di impresa, si sono confrontati su un progetto regionale (FELA-FIP) condividendo l’elaborazione di un codice etico e di un disciplinare che racchiude tutti gli aspetti afferenti la qualità. Il disciplinare verrà diffuso su una platea di circa 1.000 imprese con lo scopo di educare imprese e stake-holder a pratiche di assoluta trasparenza in tema di responsabilità sociale, etica negli affari, qualità di processo e tutela dell’ambiente e dei contesti in cui le imprese operano e si sviluppano. Il disciplinare consentirà soprattutto un controllo di tutta la filiera e necessiterà ben presto di un supporto tecnologico che validi le azioni di controllo. Da tempo ci appare chiaro che il percorso intrapreso non può prescindere dall’etica e dalla innovazione tecnologica. Il presente progetto si ripropone di effettuare una molteplicità di azioni propedeutiche all’elaborazione di un piano di fattibilità – che in seguito chiameremo anche capitolato – utile ad indire un Bando di Idee finalizzato allo scouting di partner che riescano a calare nella realtà della nostra filiera quanto si rivelerà necessario dalle ricerche e dalle conclusioni di TRACCE SULLA PELLE.
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Aperto
Chiuso
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PRAI
DOCUP
I FONDI CIPE
INTERREG
PRSE - DISTRETTO ICT&Security
VI-PQ-RICERCA
DEPURE
ERA STAR
Intervento
- - -
Partner
Ruolo
- - -
Sub-contraente
Partner
Capofila
Obiettivo
- - -
Phasing out
Obiettivo 2 Phasing out
Fuori obiettivo
Non specificato
Obiettivo 1
Obiettivo 2
NON USARE
NON USARE: REFUSO IMPUT
NON USARE: REFUSO IMPORT
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